Il tempo del Covid-19 a Tor Bella Monaca
Sono giorni durissimi in cui abbiamo tutti modo di riflettere sul significato delle parole e su tutti quei gesti quotidiani piccoli e preziosi che ci mancano.
Queste parole scritte da un noto conduttore interpretano bene il momento che stiamo vivendo…
Ci mancano i gesti di tutti i giorni: uscire per raggiungere i ragazzi e i giovani e offrire loro un luogo dove correre, avere un aiuto per i compiti, allenarsi non solo per vincere una partita o fare un bel saggio di danza, ma per la vita; uscire per accogliere i ragazzi che desiderano strimpellare o meglio imparare a suonare la chitarra; accogliere giovani che nel realizzare spettacolo si allenano a riflettere sulla vita, sul senso dell’esistenza e su di sé nell’interpretare ruoli diversi …
Ci mancano i bambini e i ragazzi che frequentano i nostri centri diurni… uno spazio “sano” dove sono accolti, con amore e dedizione, dove essi stessi dicono di “sentirsi a casa”… perché amati così come sono, con i loro limiti che a volte sfidano anche la nostra pazienza, ma molto di più mettono in moto in noi sentimenti a volte di inadeguatezza perché non sempre sono facili da gestire.
Ci mancano gli schiamazzi festosi dei bambini che si preparano a ricevere la Prima Comunione e dei ragazzi che frequentano il catechismo in preparazione al Sacramento della Confermazione.
Ci mancano i gruppi degli adolescenti che ogni Sabato cercano di essere presenti per approfondire un po’ di più la loro fede e la loro voglia di crescere come voleva Don Bosco: buoni cristiani e onesti cittadini.
Ci mancano tutti gli animatori, gli allenatori, le insegnanti di danza e di teatro… i giovani che desiderano divenire animatori e che ogni Sabato sono presenti per accogliere i bambini e i ragazzi e si interrogano per capire come raggiungere più giovani.
Ci mancano le mamme, i papà e i volontari che mettono a disposizione il loro tempo, le loro risorse perché i giovani abbiano vita…e vita in abbondanza.
Ci manca la Celebrazione Eucaristica vissuta insieme e l’impegno a volte un po’ “faticoso” di animarla … quanto daremmo oggi per esserci ed esserci tutti insieme.
Ci mancano le risate, i raduni, le attività, i momenti di preghiera e di formazione … le tante attività vissute insieme, occasioni per confrontarci e condividere…. Ci mancano persino le discussioni e a volte anche le piccole le incomprensioni inevitabili quando si lavora insieme….
Ci sentiamo smarriti… ci chiediamo cosa fare … allora nascono alcune iniziative.
La Celebrazione Eucaristica giornaliera alle ore 8.00 e alle ore 18.00 e la Domenica anche alle ore 11.00; la Lectio Divina giornaliera alle ore 19.30, vissuta personalmente per noi comunità religiosa, ma trasmessa in streaming per rimanere uniti come comunità parrocchiale.
La comunicazione con i ragazzi del diurno per raggiungerli e aiutarli nei compiti giornalieri e soprattutto per far sentire loro la nostra presenza.
La presenza, seppur virtuale, ma quanto mai reale perché desiderata, tra i ragazzi adolescenti.
Non mancano gli aiuti alle famiglie dei bambini e ragazzi dei nostri centri diurni e non solo: ci si attrezza per portare loro quasi ogni sera dei viveri per sostenerli in questo momento di difficoltà.
E sentiamo inevitabile raccogliere il grido dei sanitari del Bambin Gesù di non rinviare la donazione del Sangue prevista già per Domenica 22 Marzo. Eccoci presenti per la donazione del sangue e, nonostante il momento difficile, ci sono volontari che si offrono per garantire un servizio rispettoso delle regole che ci sono state date dal nostro governo, ma nello stesso tempo, che risponda ai criteri della solidarietà fraterna e della carità cristiana.
Non manca la preghiera: la novena a Maria Ausiliatrice pregata come comunità, ma anche come famiglia Salesiana e non solo, e l’adesione a tutte le iniziative della Chiesa e della Diocesi.
Ce la faremo… questo è il tempo favorevole per lasciarsi sfidare… accogliamo tale sfida e mettiamoci in movimento perché strade nuove si aprano accanto a noi, modi nuovi per sentirci “Famiglia”.
Sr Anna Mariani