La vita si fa storia
Il Messaggio di Papa Francesco per la 54^ Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali mette la centro dell’evento comunicativo la narrazione e la vita, quella quotidiana, come luogo in cui si tesse la trama della storia della salvezza. Tema quanto mai attuale, data la consapevolezza che cresce in noi, in questo tempo di pandemia, della fragilità e della grandezza della vita umana. “Per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme. Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri.” – afferma il Papa. Queste parole, che portano la data del 24 gennaio scorso, sembrano ancor più vere. Narrare significa interpretare, collocando all’interno di un quadro di riferimento più grande, impedendo che i frammenti del nostro quotidiano vadano smarriti. Narrare significa dare un senso, leggendo negli eventi la direzione verso il bene che Dio Provvidente imprime alla vicenda umana e cosmica e che non è immediatamente visibile. Narrare è azione liturgica, è compito del credente che non può fare a meno di raccontare le “grandi cose” che Dio opera.
Molte le iniziative, tutte reperibili in rete.