Un giardino per la Laudato si’
Un “Giardino Laudato si’” al centro del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Tale progetto, ispirato alla Laudato si’ e inserito nel percorso di celebrazioni dell’Anno Speciale Laudato si’, indetto dal Papa, è stato presentato il 4 ottobre a Rosolina (Rovigo), promosso da sette Comuni del territorio (oltre a Rosolina, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po), dalla Regione Veneto e da Veneto Agricoltura, nonché dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Santa Sede.
Il progetto del “Giardino Laudato si’” nasce come idea di un nuovo modello di sviluppo, grazie alla
collaborazione di sette Amministrazioni locali e delle forze produttive, economiche, educative e sociali del territorio. Esse – a seguito della pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’ (2015) – hanno deciso di creare una partnership per la valorizzazione e la cura degli ecosistemi e delle biodiversità presenti nell’area del Delta del Po, integrandole alle attività umane e dando vita anche a un nuovo linguaggio espressivo ispirato all’interconnessione.
“Il progetto del Giardino – ha detto il Card. Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – è un esempio della concretezza che ci chiede costantemente il Santo Padre, e che si ritrova nella Dottrina Sociale della Chiesa: vedere, discernere e mettere in pratica. Così è stato fatto nel Delta del Po. E mi ha molto colpito che tra gli input iniziali ci sia stata l’esortazione di un parroco, Don Lino Mazzocco, che – uscita la Laudato si’ – ha incoraggiato gli amministratori dell’area a verificare se, insieme, potessero fare qualcosa di utile per la cura della loro casa comune. Ovvero, per questa bellissima zona, dove si realizza un connubio unico tra terra e acqua, e dove intervengono famiglie, comunità e attività produttive. Dalle difficoltà, come qui ci sono state, si esce connettendo tutti gli aspetti; lo stesso dalle crisi come quella che stiamo vivendo: poiché tutto è collegato, è necessario lavorare insieme come un unico corpo”.
Il Delta del Po è, infatti, un luogo abitato e coltivato, una terra che il fiume ha costruito e l’essere umano ha modellato e trasformato. Uno scrigno di biodiversità. A maggior ragione – ha dichiarato in rappresentanza di tutti i sindaci del Delta del Po veneto Franco Vitale, Sindaco di Rosolina – “siamo grati al Santo Padre e al progetto Giardino Laudato si’, perché così viene altamente riconosciuto quello che da sempre per noi tutti è un patrimonio da rispettare, valorizzare e perpetrare”. La “Cappella Laudato si’” troverà collocazione all’interno del Giardino Botanico di Porto Caleri, voluto dalla Regione Veneto e gestito da Veneto Agricoltura assieme al Parco del Delta del Po, come sintesi dei valori naturalistici di questa area umida unica. “Così – ha aggiunto Alberto Negro, Commissario straordinario Agenzia Regionale “Veneto Agricoltura” – se prima era testimone di acqua e terra, da ora, grazie alla benedizione del Santo Padre, questo territorio sarà segno di acqua, terra e cielo”.