ESTATE RAGAZZI in Vaticano
SEI DEI NOSTRI?
Estate Ragazzi in Vaticano 2021 ha preso spunto dall’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’.
Per tutto il mese di luglio, bambini e ragazzi sono stati coinvolti in giochi e attività ricreative e formative dedicate alla salvaguardia dell’ambiente, grazie all’opportunità offerta dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e dal coordinamento delle Comunità dei salesiani con l’associazione ‘Tutto in una festa ’.
Ogni settimana un programma dettagliato ha scandito le giornate dei ragazzi, e una storia di fantasia, dai contenuti educativi, ha guidato le diverse attività pensate appositamente per le varie fasce di età dei ragazzi. Obiettivo primario: far scoprire la bellezza dello stare insieme, del condividere passioni, emozioni, sorrisi. Un’esperienza dove tutti si sentano a casa e dove i più piccoli imparino dai grandi.
I bambini hanno affrontato insieme agli animatori un argomento specifico, con video, storie e racconti che li hanno accompagnato alla scoperta dei temi ambientali e sensibilizzato all’importanza del rispetto dell’ambiente e delle fonti energetiche.
Don Franco Fontana, Direttore della comunità salesiana in Vaticano, cappellano della Gendarmeria e dei Musei Vaticani è stato il responsabile dell’iniziativa, insieme a lui hanno collaborato altri due salesiani, Paolo Vaschetto, salesiano coadiutore, e Batista de Abreu Wellington, prossimo diacono; due Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Mea Carmen e suor Tran Thi Them; gli operatori dell’associazione specializzata nell’animazione giovanile “Tutto in una Festa”, insieme poi ad altri giovani animatori volontari.
Sicuramente è stato un modo per tornare a giocare e stare insieme, dopo un anno difficile in cui, a causa della pandemia e del lockdown, bambini e ragazzi hanno dovuto rinunciare alla scuola in presenza e alle altre attività all’aperto. Nell’attuale situazione pandemica, con indosso la mascherina e igienizzando spesso le mani, hanno cercato a svolgere tutte le attività nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Intervista “Estate Ragazzi in Vaticano”
di Sr Carmen Mea e Sr Tran Thi Them
*La tematica formativa dell’ecologia come ha coinvolto i ragazzi?*
–Sr Carmen Mea e Sr Tran Thi Them
*Avete raggiunto gli obiettivi che vi eravate proposti?
Siete contenti della risposta dei ragazzi?*
Sr Tran Thi Them – “L’obiettivo primario di “far scoprire la bellezza dello stare insieme, del condividere passioni, emozioni, sorrisi. Un’esperienza dove tutti si sentano a casa”, noi (salesiani, collaboratori, animatori e ragazzi) lo abbiamo vissuto veramente in un clima di famiglia, in un rapporto di reciprocità e di collaborazione dove ognuno si è sentito libero di dare ciò che aveva.
Riguardo al raggiungimento dello scopo educativo, quasi tutte le attività si sono svolte secondo ciò che si era proposto. Mi sono stupita della comprensione dei bambini (dai 5 ai 7 anni) della realtà dell’ambiente in cui vivono, sono capaci di distinguere il materiale buono da quello meno buono per l’ambiente, di applicare all’ambiente alcune regole imparate mediante vari giochi. La partecipazione di tutti ragazzi alle attività (pregare, giocare, fare laboratorio…) è stata una risposta positiva.
Attraverso i contenuti di tutte le attività, il messaggio della “Laudato Sì” è diventato riconoscibile non solo nell’apprendimento ma soprattutto nella pratica, partendo dalle piccolissime cose per rispettare l’ambiente, come distinguere le tipologie di rifiuti, al rispetto delle persone che vivono insieme appreso tramite il giocare insieme, non fare del male agli altri.
Speriamo sempre che tutto ciò che i ragazzi hanno ascoltato e svolto in questi giorni diventi sia messo in pratica nella loro vita lungo il corso del tempo, proprio come un seme richiede tempo per crescere. ”
*E tu che esperienza hai vissuto? Che cosa porterai con te?*
*Di certo hai incontrato personalmente tanti ragazzi. In che modo hai potuto anche condividere con loro la fede? Ne hai parlato con qualcuno?*
Sr Tran Thi Them – “Dio è un mistero e parlare della fede in Lui non è sempre facile; per i giovani di oggi sembra molto estranea, perciò quando sono con i ragazzi, approfitto di ogni semplice situazione per dire loro le realtà buone in base all’età che hanno, parto dalla dimensione umana, giungo ai valori etici ed infine alla proposta di fede.
Poiché sono sempre con i bambini dai 5 ai 7 anni, mi hanno chiesto tutto ciò che avevano visto: dalle cose della vita alla strada, alla famiglia, ma anche alla fede, ad esempio: “Gesù ama gli animali o solo i bambini? Quanti anni ha Gesù? Com’è Gesù in paradiso? Gesù ama un bambino che fa cose cattive? Gesù ha un figlio?”
Alcuni ragazzi tra i 10 e i 13 anni, mi hanno chiesto a riguardo della vita consacrata: “Una suora che cosa fa in casa? Le suore si sposano?”
Quando parlo con alcuni animatori della vita religiosa comincio dai loro talenti e li incoraggio cercando di renderli consapevoli che hanno ricevuto tanti doni; mi sono accorta che i giovani sono generosi e desiderano mettersi a servizio degli altri, possiedono capacità artistiche e sono in grado di condurre un gruppo.
Quanto ho potuto condividere è stato essenzialmente la vita nella quale Lui è presente, la condivide con noi e mediante noi fa sentire amato l’altro. ”
*Che cosa ti hanno fatto capire in più dei giovani di oggi questa esperienza?*