Dall’Istituto Maria Ausiliatrice – Caltagirone – Ispettoria Sicula – Italia
Madre amatissima, è con cuore grato e traboccante che proviamo ad esprimerLe, quanto il cuore stesso detta e ci suggerisce, per aver sperimentato il dono della sua preziosa maternità e della sua compagnia ricca di ascolto, di chiari ammaestramenti e soprattutto di sicuro orientamento.
Ogni sorella di questa comunità, ha espresso con profonda commozione, la gioia e il conforto di aver sperimentato negli incontri o comunque anche tramite le circolari, il sentirsi dal Lei accolta, non solo formalmente o come numero, ma come membro prezioso della nostra grande famiglia. In ogni suo abbraccio ci siamo sentite abbracciate da Dio, dai nostri Fondatori, dall’Istituto intero.
Sa, Madre, un rammarico lo abbiamo ed è che ciascuna sorella di questa comunità avrebbe e vorrebbe gustare della sua presenza fisica e versare nel suo cuore il gaudio, la fatica e la riconoscenza al Signore per la sua azione prodigiosa nella nostra vita, nonostante tutto!
Intanto, però, radunate in uno scambio fraterno, abbiamo pensato che il grazie più bello e confortante per Lei è l’impegno di ciascuna nel cammino personale e comunitario che ci porta ad essere donne tanto spirituali quanto profondamente umane.
E affinchè quanto ognuna si propone, non rimanga solo un vago desiderio, ci siamo dette che è bene, come da lei suggerito, che diventi uno stile di vita, scaturito dall’accoglienza dello Spirito che ci rinnova e ci dà energie nuove.
In particolare, desideriamo continuare a porre il nostro impegno, nella cura più attenta delle relazioni, con la priorità di acuire il nostro sguardo sul bene di cui ognuna è depositaria, piuttosto che sulle negatività di cui tutte portiamo traccia. Per realizzare quanto espresso, abbiamo l’urgente necessità di guardare al cuore di Cristo, per lasciarci da Lui ammaestrare e, sentire come Lui sente, guardare come Lui ci guarda e farci il dono del perdono vicendevole.
In questo processo fatto di piccoli passi di ciascuna sorella, riteniamo che il colloquio personale sia uno strumento carismatico essenziale per poter dare vita a quel clima di cordialità e di confidenza che costituiva gli ambienti della nostra cara tradizione. Ci siamo dette che per raggiungere questo obiettivo, non può essere frutto di formalità, ma dell’impegno reciproco, nel dare vita ad un incontro di cuori docili allo Spirito che si lasciano forgiare per la santità. Questa comunità, per lo più, dà importanza al colloquio personale, ma sentiamo tutte l’esigenza di potenziare e migliorare questa preziosa occasione di ricchezza spirituale e di scambio confidente.
Più in generale, siamo d’accordo nell’affermare che è bene decidersi a gustare il vino nuovo dell’assumere la responsabilità della vita dell’altro, ridimensionando tanta parte di noi che ci rinchiude nell’egoismo e nell’autoreferenzialità.
Lei ce lo ha ribadito tante volte, carissima Madre di scoprire nel quotidiano i miracoli che il Signore compie in noi e attorno a noi…Ce la metteremo tutta!
Questo a conclusione, il nostro regalo più bello, insieme al nostro cuore di figlie grate!
Le sorelle della comunità di Caltagirone
