Dalle Comunità dell’ Ispettoria Madonna del Cenacolo (ILS) – Italia
Approfondimento e condivisione della circolare n. 992
Comunità di Correggio (RE)
Grazie Signore perché ogni giorno la tua parola ascoltata, meditata e pregata, incoraggia e guida il nostro cammino; attingiamo lì la forza e la luce per accogliere il dono dello Spirito e cercare di discernere il quotidiano, per accoglierne la novità, nella fedeltà alla chiamata e nella missione per e con i giovani.
Sr. Barbara Noto e la comunità FMA
Comunità di Santo Stefano Magra (SP)
Carissima Madre, Buona Festa!
Festa segnata da tanta sofferenza, ma anche da tanta speranza; il Signore sa perché! Certamente questa circostanza interpella ancora di più il profondo del nostro essere.
Siamo una piccola comunità di 3 suore, ma nonostante ciò scappa sempre qualche scaramuccia o malinteso che rende meno testimoniante la nostra vita.
Spinte dalle proposte della circolare e dal momento forte che viviamo, abbiamo cercato di riformulare in modo diverso il nostro vivere insieme.
Quali atteggiamenti allora vogliamo rivedere?
- Sforzarci di vivere più in profondità il nostro rapporto con Dio e trovare in Lui la forza per accoglierci con più fede, con più amore per quello che siamo e facciamo, con rispetto reciproco le une per le altre.
- Imparare a ringraziare (dicendocelo) per quello che ognuna è e fa e vedere in ogni sorella la presenza di Dio. Rapportandoci con più amore, sapendo che Dio ci ama così come siamo e attende la nostra conversione con pazienza.
- Ci siamo proposte anche di intensificare maggiormente la consapevolezza che lo Spirito chiede ascolto, raccoglimento, silenzio interiore per fare spazio alla Sua presenza intensificando la preghiera, spalancare il cuore perché possa operare in noi, con noi e attraverso noi raggiungere coloro che avviciniamo: consorelle, famiglie, giovani e bambini. Solo così potremo essere madri, donne consacrate che generano la vita.
Forse è poco, ma ci sforziamo di fare almeno questo. Ognuna nel proprio intimo sa quali atteggiamenti, pensieri, propositi deve incrementare maggiormente.
Grazie a Lei che con amore e passione ci ha guidate, perché il nostro Istituto e in esso ogni Figlia di Maria Ausiliatrice sia nella Chiesa quel frammento di luce che unito ad altri, illumina il mondo.
La piccola comunità di S. Stefano di Magra – Sr. Anna Maria Gatti, Sr. Elena Ricci e Sr. Adele Marzani
Comunità di Alassio Maria Ausiliatrice (SV)
VIENI O SPIRITO SANTO, grande abitatore del nostro quotidiano, soffio della speranza di Dio Amore suscita nel cuore di ciascuna di noi atteggiamenti puri e sinceri:
LA PAZIENZA dei tempi, a tratti pesanti, monotoni che ci chiedono flessibilità, ascolto, attesa orante.
LA FIDUCIA in te e negli altri, che scava in noi il desiderio e la ricerca della Verità che solo tu puoi suscitare e indirizzare.
LA DOCILITÀ di lasciarci plasmare in profondità dove, troppo spesso, si posano i flutti inquieti delle nostre parole, della nostra vanità, del nostro orgoglio e far sorgere il silenzio come pienezza, non povertà, perché lì troviamo la Parola vera autentica che colma le nostre paure e incertezze.
L’ATTENZIONE adorante di chi scopre l’infinita bellezza della propria e altrui esistenza voluta come immagine di Dio, insieme alla grandezza infinita dell’essere sue creature amate in modo unico ed irripetibile.
LA PERSEVERANZA nella preghiera come impegno forte, intenso, coraggioso vissuta nelle piccole cose di ogni giorno, nei piccoli gesti che come gocce riempiono il quotidiano di immensità.
O spirito rinnovatore facci riscoprire il valore profondo delle preghiere che sussurrate sulle labbra ritmano le scelte autentiche della nostra vita.
Vieni Spirito, presenza operante e trasformante, donaci la volontà di cambiare e la forza della conversione.
Solo così saremo comunità che nella collaborazione, nella disponibilità sapremo vivere la gratitudine del Sì a Dio ai fratelli. Amen.
Comunità di Firenze
Nel sì di Maria, aperte ad orizzonti nuovi di bellezza, di dedizione, di generatività.
Comunità di Parma
In riferimento al salmo 1 e alle Costituzioni, dalle nostre condivisioni è emerso come denominatore comune l’esigenza di un forte rinnovamento della VITA INTERIORE, ed è stato espresso così:
Salmo 1: ci vogliono la pazienza e la perseveranza dell’albero piantato lungo i corsi d’acqua che fa frutto “a suo tempo”, e che non fa tutto da solo, ma ha bisogno di luce e acqua – Gesù! Ma è lo Spirito che guida il nostro: fare, parlare, amare.
Quali atteggiamenti? Farsi questa domanda più spesso: chi/che cosa guida il mio fare, parlare, amare…? Ascolto, accoglienza piena sostenuta dalla fiducia che porta all’abbandono allo Spirito – Vigilanza Preghiera, ascolto della Parola, cura della vita interiore, servizio silenzioso, umiltà che porta alla stima vicendevole. Solo così le comunità diventeranno generative di vita. Il vino nuovo sono quelle relazioni quotidiane che in questo periodo difficile sono il segno del rinnovamento che tutte desideriamo. Il silenzio aiuta l’attenzione e l’ascolto tra di noi che è la missione che ci è chiesta in questo momento. L’attenzione del cuore per percepire la sua Luce e diventare Luce.
Come prendere consapevolezza della presenza dello Spirito? Verificarsi se il mio: fare, parlare, amare… crea comunione, non rattrista l’altro, non fa del male, porta frutto, porta gioia, fa sentire libero/amato/non giudicato… Il discernimento, sia personale che comunitario, è la consapevolezza della vita nello Spirito che ci dà la possibilità di scoprire i segni di novità. Lo Spirito Santo ci rende simili a Gesù, ha il compito di trasformare e trasfigurare tutti i momenti, tutte le circostanze del nostro vivere quotidiano in una disponibilità continua alla Volontà di Dio. Non importa se quello che ci capita è più o meno gradito, deve diventare quello che Lui vuole, ci aiuta a cogliere serenamente la novità in quello che viviamo. Tutto questo si manifesta in piccoli gesti: fare il primo passo, pregare per le persone “non troppo simpatiche” sarà aver santificato ogni impegno con lo Spirito. Contemplare, commuoversi, fermarsi… lasciare spazio allo Spirito e lasciarlo lavorare. Ciascuno è terra sacra e santa perché lo Spirito lavora dentro ognuno di noi. Lo Spirito guida, rinsalda, ravviva e ci aiuta a tenere alta la vita spirituale e a dare alla gente del nostro tempo risposte che sanno di Vangelo.
Grazie Madre, per aver messo in evidenza un rinnovamento profondo, che ci aiuta a cercare insieme i passi concreti, a unire gli sforzi per formare persone mature e libere nel seguire il Progetto di Dio.
Comunità di Cento
La prima parte della circolare ci parla dello Spirito Santo che trasforma, ci poniamo una domanda: “Ci lasciamo veramente guidare dallo Spirito Santo nelle nostre scelte?!” Non è sempre così immediata la risposta, ma quando ci riusciamo ci sentiamo donne che generano vita, anche in questo momento di isolamento. Cerchiamo di irradiare gioia, speranza e impegno, attraverso i mezzi di comunicazione di cui siamo a disposizione. È un periodo particolare per generare speranza e vicinanza con i genitori, i giovani, i bambini e sentirci insieme sulla stessa barca.
Il nostro impegno, soprattutto in questi giorni è quello di attingere alla Parola per andare all’essenziale della nostra vita e trovare forza e coraggio reciproco. Gli stimoli per riflettere sono moltissimi e vengono sia dalla Chiesa, dall’Istituto, dalla Diocesi e dalla Chiesa locale.
Desideriamo e abbiamo l’opportunità di lasciarci “cesellare” dallo Spirito, imparando da Maria, nostra guida sicura, per cercare di essere testimonianza credibile e diventare quel vino buono versato nella quotidianità che crea spazi di amore sempre più ampi, facendoci gustare il fascino di seguire Gesù. Vogliamo che questo, diventi uno stile di vita e non un’occasione sporadica.
Un tratto molto bello è quando la Madre dice che “siamo donne spirituali, profondamente umane” sottolineando gli atteggiamenti, che vogliamo fare nostri: accoglienza, attenzione, ascolto, per cogliere le esigenze e le problematiche della nostra gente, ma con grande rispetto e calore umano. Farsi presenti con gesti semplici.
Desideriamo essere aperte al dono dello Spirito perché ci aiuti a scoprire il bene, il buono e il bello in ogni persona. Questo cammino deve essere intrapresa da ciascuna: “il passo di ognuna apre un nuovo orizzonte. Anche la nostra debolezza è spazio in cui lo Spirito può abitare ed agire di più, perché la nostra forza trionfa nella nostra fragilità.”
La generatività non è un fatto individuale, ma sinodale. È la comunità educante chiamata dallo Spirito Santo ad assumere questo bellissimo e impegnativo percorso, dal tratto tipicamente salesiano, a diventare “Grembo” generativo di vita, luogo della fecondità dell’amore.
Comunità di Bologna Corticella
In questo tempo così sofferto comprendiamo ancora di più quale sia la grazia della Comunità. Ogni piccolo gesto di attenzione, cortesia, disponibilità e gentilezza fa dei nostri “gruppi di convivenza” famiglie calde di relazioni feconde.
Il nostro impegno è di mantenere belle le relazioni tra noi e con gli altri, curando ogni segno e gesto d’armonia.
Comunità di Bologna Maria Ausiliatrice
Grazie Madre perché ci richiama alla nostra responsabilità di donne spirituali che, docili allo Spirito, pongono gesti di autentica umanità.
Ci impegniamo:
– a riconoscere e valorizzare questi gesti di generosità, sacrificio, bontà, ascolto… che scopriamo nel nostro vivere insieme;
– ad accettare la sfida educativa non come problema, ma come chiamata ad una rinnovata fedeltà al “Da mihi animas”.
Comunità di Lugagnano
La riflessione comunitaria si è focalizzata in modo particolare sull’articolo n. 37 delle nostre Costituzioni: “…Lo Spirito Santo prega in noi, intercede con insistenza per noi e ci invita a dargli spazio perché attraverso la nostra voce possa lodare il Padre e invocarlo per la salvezza del mondo”.
L’atteggiamento che ci viene richiesto è quello della docilità allo Spirito Santo, base di ogni nostra relazione con Dio e gli altri.
Occorre valorizzare il silenzio per cogliere lo Spirito Santo che in noi chiede apertura, docilità e discernimento.
Se ci sono queste condizioni lo Spirito Santo, agisce, crea armonia e contagia personalmente le persone che ci vivono accanto, infondendo i suoi doni e di conseguenza i frutti della Grazia di Dio.
Lo Spirito ci rende dinamiche lasciando tracce e rendendoci donne consacrate che generano vita come Maria, donne spirituali e perciò profondamente umane.
Dove lo Spirito trova “casa” c’è amore e si assapora la gioia di donare e ricevere gesti di semplicità e accoglienza, di rispetto e fiducia reciproca.
In questo periodo di incertezza, di sofferenza, abbiamo bisogno di sostare in preghiera per vivere con fede e speranza il quotidiano, condividendo i segni di vita nuova anche dove l’esperienza che viviamo ci parla di morte.
Papa Francesco in questo è maestro nel proporci la Parola di Dio e farne la Lectio Vitae nel nostro concreto quotidiano, mio, tuo, di ogni uomo. Ci aiuta a guardare la realtà con occhi diversi e nuovi; è l’obiettivo che può suscitare energie nuove e attualizzazioni di progetti impensabili fino ad ora.
Così è stato per Maria.
Un mosaico dell’Annunciazione realizzato da P. Marko Rupnik ritrae Maria che tiene un gomitolo rosso in mano.
Maria sta tessendo il suo sì. Come lei tesse la Carne del Verbo di Dio, così anche la Parola di Dio deve tessere, nel nostro grembo verginale, la propria vita coerente con la scelta fatta senza la pretesa chissà di quali realizzazioni, ma “…valorizzando ogni occasione di maturazione vocazionale per realizzare in pienezza la propria identità di Figlia di Maria Ausiliatrice”. (Cost. Articolo n. 100)
Comunità di Berceto
Guidate dallo Spirito che ci illumina, ci guida e di ama, desideriamo essere persone sempre in ricerca di relazioni autentiche con atteggiamenti di: accoglienza, stima, fiducia, affetto e gratitudine.
Comunità di Pisa e Rio Marina
Grazie Madre Yvonne per la tua vita e il tuo servizio alla Chiesa e all’Istituto, vissuto nella generosità e nella speranza.
Siamo comunità generative quando permettiamo allo Spirito Santo:
- di creare armonia nella diversità: accogliere ciò che siamo con serenità, animo aperto e generoso e ascoltare la Parola di Dio per trasformarla in vita;
- di ricordarci il primato di Dio: non siamo generative da sole ma grazie a un incontro, che ci chiede di lavorare su noi stesse;
- di donarci uno sguardo che sa vedere oltre le nostre capacità, i nostri bisogni, le nostre risorse per aprirci al futuro, riconoscenti del nostro passato e custodendo il presente.
Comunità di La Spezia
Il nostro ringraziamento e impegno: essere sempre più radicate nella Parola di Dio e sostenerci nell’accoglienza reciproca per donare vita a chi ci avvicina.
L’articolo n. 39 delle Costituzioni sostiene questo cammino.
Sr. Maria Paoletti e la comunità
Comunità di Livorno Maria Ausiliatrice
Grazie Madre! La tua vita è un albero che porta frutto… la vita di tutte noi porta frutti nello Spirito Santo. Grazie perché ci hai accompagnato nel cammino che ci ha aiutato ad essere donne di Spirito Santo.
“Renderò grazie al Signore con tutto il cuore… Grandi sono le opere del Signore!” (Sl. 110)
Egli, ogni giorno di più, fa di noi: Donne di Spirito Santo, donne spirituali.
Donne che si impegnano a vivere una robusta vita interiore e che fondano la propria vita sulla Parola e sull’Eucarestia. Da questo traggono la forza per amare e perdonare, come le prime sorelle di Mornese, come Madre Mazzarello.
Donne che imparano quotidianamente ad aprirsi a sguardi e gesti pasquali e quindi vedono il bene, il buono e il bello in ogni persona e situazione…
Donne che sbagliano e sono consapevoli che la propria debolezza è lo spazio in cui lo Spirito può abitare ed agire di più, perché la sua forza trionfa nella nostra fragilità.
Donne del “vino nuovo in otri nuovi”, che sanno “smontare” le cose vecchie che generano chiusura e appesantiscono, che sanno rinnovare la vita prendendo esempio da Maria per essere, come lei, donne, madri e consacrate!
Donne generative perché accolgono il fuoco dello Spirito e da Lui si lasciano bruciare, disposte a lasciarsi trasfigurare, ad accogliere il cambiamento che la grazia opera in ciascuna come risposta d’amore e donne che illuminate dal suo fuoco sanno discernere insieme i cammini da percorrere.
“Donne spirituali e perciò profondamente umane”.
Donne che lasciano agire lo Spirito Santo, Colui che con la sua presenza umanizza e rende simili a Gesù Figlio di Dio, per crescere in umanità, per imparare a mettersi nei panni degli altri, a costruire relazioni sincere, serene, costruttive. Donne che provano ad amare con un amore fatto di piccoli gesti quotidiani, che camminano nello spirito di famiglia, che pregano insieme, stanno insieme, sanno condividere e comunicare con spontaneità e con la libertà che viene dalla familiarità con lo Spirito. Donne che danno a Dio l’attenzione del cuore e provano a ricercare, ogni giorno, ciò che unisce più che ciò che divide perché animate dallo Spirito Santo Amore.
Donne oranti che invocano lo Spirito e chiedono la sua presenza e la sua azione nelle tante necessità del mondo intero perché tutti possano essere illuminati ed, in particolare, intercedono per i giovani, per chi è più provato dalla malattia e dalle circostanze della vita, per chi si adopera instancabilmente per prendersi cura della vita degli altri.
Grandi sono le opere del Signore! Renderò grazie al Signore con tutto il cuore.
Comunità di Carrara
Ecco il nostro grazie/impegno:
Uno sguardo nuovo donaci Signore,
che sappia cogliere in profondità
la Tua presenza nella nostra quotidianità,
fatta di situazioni e di incontri,
di lavoro e di preghiera.
Un cuore rinnovato
è dono del Tuo Spirito,
ci apre alla speranza, gioia e serenità
lì dove siamo chiamate a vivere.
Comunità di Rimini
Ci chiediamo: quali atteggiamenti coltivare per vivere con rinnovato amore e speranza le relazioni quotidiane: segno che “qualcosa di nuovo” sta avvenendo?
Prenderci cura le une delle altre; farsi prossimi anche con gesti semplici (accoglienza, rispetto, calore umano, pazienza e fiducia); saper chiedere scusa per le proprie fragilità; il perdono dato e ricevuto.
Come aiutarci a prendere maggiore consapevolezza della presenza operante e trasformante dello Spirito Santo nella nostra esperienza personale e comunitaria, nella vita dei bambini, dei giovani, delle persone che incontriamo?
Vedere e valorizzare il bene, il buono e il bello dell’altro, anche quando è ancora “un seme” (il punto accessibile al bene di cui parlava don Bosco); essere madri come Maria che ha generato nello Spirito.
Quale attenzione del cuore per percepire la sua voce, la sua luce?
Coltivare l’ascolto della Parola e la vita sacramentale; il silenzio interiore e l’ascolto dell’altro; prendere coscienza dell’aiuto dello Spirito nel quotidiano; scegliere la via del confronto, del dialogo nella Comunità Educante per discernere i segni dello Spirito che opera nella realtà.
