Una semplice richiesta che si è poi trasformata in una grande risposta
La parrocchia Ognissanti, che sta di fronte alla Scuola “La Bottega dei Giovani Talenti” ci ha invitati, con l’inizio dell’Avvento, a prendere parte alla raccolta alimentare per il Natale di persone bisognose d’aiuto.
Ebbene, abbiamo lanciato la proposta e la raccolta è stata incredibilmente abbondante. Il nostro Matteo è andato più volte, con la macchina carica, a portare quanto le Famiglie donavano. In un’occasione un’intera classe Terza, con buste e pacchetti, si è messa in moto, ha attraversato via Appia e ha depositato al piedi dell’altare quanto raccolto in quella giornata. Felice della risposta delle Famiglie, a Sister [Sr Caterina Cangià] è venuta un’idea: “E se i Bambini della Primaria fossero protagonisti di un’altra iniziativa quale la vicinanza non solo materiale, ma sociale e psicologica alle persone anziane che trascorreranno da sole questo Natale 2020?”.
Detto fatto. Sister ha molti biglietti natalizi con relativa busta. Ne mette venti in una grande busta bianca e prepara a sufficienza buste bianche con un stellina dorata sopra per i Bambini di Seconda e delle due Terze. Il giorno 22 va nelle classi e spiega che è possibile essere vicini alle persone sole anche attraverso un biglietto scritto di proprio pugno che dice che le persone anziane e sole ci stanno a cuore. Come fare, in pratica? Se si conoscono le persone sole del proprio palazzo, allora è possibile scrivere un bigliettino augurale fra i 20 ricevuti e dire che, comunque, ci siamo noi che le pensiamo. In questo caso ci si può firmare. Se invece non si conoscono direttamente le persone, basta firmarsi come “un bambino vicino di casa” o “una bambina vicina di casa”. Tutti ascoltano e… pensano e poi… decidono!
SIster non si aspettava però di ricevere da numerose Mamme la testimonianza che i Bambini avevano preso sul serio il messaggio lanciato. Immaginare la sua gioia quando, già dal 22, sono arrivati sul telefono o via mail le testimonianze dei bigliettini, scritti di proprio pugno, con i saluti e la vicinanza di Livio, di Edoardo, di Greta e di molti altri. Che bello! Biglietti augurali scritti anche alle Mamme e ai Papà e ai fratelli e sorelle! Biglietti scritti agli zii lontani che era impossibile andare a trovare. Biglietti scritti ai vicini… Biglietti e biglietti augurali e di vicinanza.
“Ciao Mamma, sono molto felice di stare con te, comunque mi fa ridere quando parli in dialetto…”
“… Sono sicura che il Corona Virus non ci sarà più e così nopi e tutti gli altri del mondo possono essere felici e si possono riabbracciare con grande gioia”.
“Ciao Papà, ti voglio tanto bene e ti vorrei riempire di baci ma… non posso”.
“Tu fai il riso allo zafferano, il barbeque e ti vengono venissimo. Grazie.” “ Oggi non sei sola, nonnina di altri bambini perché io ti penso.”
”Sono molto felice di avere un fratello come te, tu sei il mio preferito (è l’unico fratello) e sono molto felice di stare con te.”
“ Io abito in questo palazzo e vorrei venirti a salutare ma intanto ti mando un saluto “virtuale” così non sei solo.”
“Comunque “la” coronavirus ci ha fatto stare insieme con il pensiero anche se ci mancano i parenti…”.
Che bello! I palazzi hanno risuonato di campanelli del cuore. Basta così poco lanciare i Bambini in terreni di empatia e attenzione all’altro. Da ripetere. Certamente ad ogni Natale!
